Il 25 febbraio 2021 il Garante per la protezione dei dati personali ha autorizzato il Ministero della salute ad effettuare il trattamento relativo al Sistema di allerta Covid-19 (app “Immuni”), così come rappresentato nella nuova valutazione d’impatto sulla protezione dei dati trasmessa dal Ministero.
Dopo il via libera del Garante, il Ministero della salute è autorizzato ad attivare una nuova funzionalità dell'app Immuni che consente a una persona risultata positiva di attivare in autonomia la procedura per allertare i suoi contatti stretti, tramite il caricamento delle TEK ((Temporary Exposure Key) nel backend di Immuni, c.d. sblocco in-app.
In particolare, grazie alla nuova funzionalità, la persona risultata positiva potrà interagire direttamente con il Sistema di allerta Covid-19 inserendo, nell’apposita sezione dell’app Immuni, il codice univoco nazionale (CUN) attribuito dal Sistema Tessera Sanitaria al proprio referto di un test diagnostico per Covid-19 che ha avuto esito positivo, insieme alle ultime 8 cifre della tessera sanitaria.
Il Sistema di allerta Covid-19, dopo aver verificato i dati forniti, provvederà ad abilitare il caricamento delle chiavi temporanee, c.d TEK, generate dallo smartphone dell’utente risultato positivo, necessarie ad allertare i suoi contatti stretti.
Una volta effettuato con successo il caricamento delle TEK, il Sistema di allerta Covid-19 invaliderà il codice CUN, così da impedirne ulteriori utilizzi.
La versione aggiornata della valutazione di impatto predisposta dal Ministero è stata ritenuta in linea con le indicazioni fornite dal Garante nel corso delle interlocuzioni informali avute con i rappresentati del Ministero stesso, del Mef, del Dipartimento per la trasformazione digitale e della Sogei. L’attenzione del Garante si è incentrata in particolare sulle misure adottate a tutela della sicurezza del Sistema di allerta Covid-19 e sulle nuove funzionalità introdotte dal Ministero per semplificare l’utilizzo dell’app Immuni da parte degli utenti risultati positivi, rendendo più efficace l’invio delle notifiche di esposizione al rischio di contagio ai loro contatti stretti.